linea editoriale

Ciao dedaliano,
sono Giorgia e oggi vorrei parlarti di qualcosa che sta alla base di ogni casa editrice: la linea editoriale.
Gli editori non scelgono i libri solo in base ai loro gusti personali: non per forza si viene scartati per aver scritto un libro brutto, piuttosto si invia il proprio libro all’editore sbagliato.

Chi diventa editore lo fa per comunicare un messaggio, un proprio punto di vista sulla letteratura; per poter comunicare questo messaggio ai lettori, gli editori adottano una certa linea editoriale, o prospettiva, che rispettano in ogni libro che decidono di pubblicare.
La linea editoriale risponde quindi alla domanda: “cosa pubblica una casa editrice e perché?” 

L’identità espressa dalla linea editoriale

È importante che un editore abbia una propria identità, che dichiara attraverso i libri che pubblica. Farsi conoscere attraverso i propri libri è l’unico modo in cui si può essere apprezzati e riconosciuti in libreria. Qualora l’editore infrangesse le regole di tale comunicazione, pubblicando libri che non seguono la sua linea editoriale, il messaggio che vuole trasmettere non sarebbe più comprensibile ai destinatari. I lettori non riuscirebbero più a riconoscere l’identità dell’editore.

Non deve quindi stupire che ci siano in giro diverse storie su libri che hanno avuto un grande successo, ma che sono stati in precedenza rifiutati da altre case editrici. Certo, può sempre capitare che si tratti di un errore e che l’editore si sia sbagliato nel valutare il valore di un libro, ma spesso è proprio l’editore a consigliare all’autore altre case editrici, più adatte al suo manoscritto. Magari, pur comprendendo il potenziale di quel libro, l’editore non potrebbe pubblicarlo senza tradire la linea editoriale scelta.

Esistono case editrici che pubblicano di tutto, queste però non hanno un’idea forte di cosa faccia la loro casa editrice, e risultano meno chiare anche agli occhi dei lettori. A potersi permettere di avere una linea editoriale che include di tutto sono soltanto alcune grandi case editrici, le cosiddette “big” come la Mondadori; tuttavia, anche loro devono attenersi a certe regole interne nella scelta di quale libro pubblicare. Tutte, senza eccezioni, in qualche modo devono parlare di loro stesse ai lettori.

Cos’è una collana

La linea editoriale si definisce con la creazione di una o più collane. Per collana si intende un insieme di libri con delle caratteristiche in comune, tali da poterli raggruppare all’interno di uno stesso gruppo. Solitamente, le collane hanno in comune temi, stili di narrazione, impaginazione e veste grafica della copertina.

Una casa editrice può avere da una a diverse collane. Spesso inizia col crearne solo un paio e con gli anni ne aggiunge delle altre al catalogo. Quando si pubblicano pochi libri l’anno è consigliabile non esagerare con il numero di collane, in modo da pubblicare almeno uno o due libri nuovi in ogni collana.

Cosa inserire in queste collane è una scelta dell’editore e dei suoi collaboratori. Una collana di una casa editrice d’arte potrebbe pubblicare solamente autori di una determinata corrente artistica, per esempio. La scelta della caratteristica comune di una collana può dipendere da preferenze personali dell’editore, da uno studio del mercato librario e da cosa si vuole comunicare ai propri lettori.

Come si riconosce una collana

Prendi un qualsiasi libro. Controllane il dorso, la parte che sporge quando riposto in libreria. Se contiene un numero, quello è il numero che lo identifica in ordine cronologico all’interno della sua collana di appartenenza. Vuol dire che prima di lui altri tot libri sono stati pubblicati nella stessa collana.

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Sulla storia della collana “I quindici” raccontata da Minimum Fax in Fare i libri, dieci anni di grafica in casa editrice, p.146

Inoltre quel libro avrà una certa dimensione e formato. Se lo avvicini a un libro appartenente alla sua stessa collana, le dimensioni saranno le stesse, se non per il numero delle pagine che può variare. Anche la copertina dovrebbe avere delle regole che si ripetono, per cui è probabile ritrovarvi alcuni elementi grafici in comune.

Se apri il libro, prima della pagina con il titolo (frontespizio), ci potrebbe essere un’altra pagina con il nome della collana, anche se non sempre messo ben in evidenza. Il nome della collana potrebbe trovarsi anche all’interno della pagina in cui sono riportate le informazioni di stampa, o colophon. Spesso viene indicato anche nei negozi online, sotto al nome dell’editore.

La linea editoriale nelle copertine

Le collane dovrebbero avere elementi grafici in comune anche nella copertina. Alcune ne hanno di più invadenti di altre, tanto da impedire la scelta di un design più creativo.

Per fare un veloce esempio, ma sarebbe possibile consultare il sito di qualsiasi editore, si considerino alcune passate uscite della casa editrice e/o, che trovi su www.edizionieo.it

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Le copertine di sinistra sono immagini o illustrazioni che coprono tutto lo spazio della prima di copertina, con titoli accattivanti scritti con font grandi e leggibili. Questa è la loro collana “Dal mondo”.
Al centro vi sono due copertine dal design identico, con uno sfondo a rombi. Questa è la loro “Collana di pensiero radicale”.
A destra infine vi sono delle copertine non ben identificabili dalla scelta grafica, che sembra alquanto libera, ma con una dimensione simile. Per riconoscerle ci affidiamo alla presenza di un doppio logo: il logo dell’editore a destra e il logo della collana a sinistra. Questa è infatti la collana “Assolo”.

Come proporsi a un editore

Chiunque volesse proporsi a una casa editrice dovrebbe quantomeno farsi un giro nel sito dell’editore per capire se questi abbia o meno una collana dentro cui potrebbe rientrare il libro da proporre. Per convincere un editore a pubblicarci è importante analizzare la sua linea editoriale; grazie al nostro libro, l’editore riuscirebbe a comunicare a fondo il proprio messaggio e a esprimere la propria identità?

Per questo motivo, nella tua proposta fai in modo di inserire sempre il nome della collana cui aspiri: l’editore capirà che conosci la sia linea editoriale e ti leggerà con più attenzione. Bisogna fare in modo che sia l’editore stesso a desiderare il nostro libro in catalogo.

Se non sei in grado di valutare quali siano le caratteristiche peculiari del tuo libro, un occhio esterno può aiutarti a sbrogliare la matassa. Per esempio con un servizio di valutazione.

Per un approfondimento sulle più note e importanti collane italiane consiglio invece la lettura di Storie di uomini e libri, l’editoria letteraria italiana attraverso le sue collane di Gian Carlo Ferretti e Giulia Iannuzzi.

Ti aspettiamo dall’altro capo del filo, dedaliano!

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