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Ci incontriamo di nuovo, dedaliano.
Sono Pietro e oggi ti parlo della struttura del romanzo di formazione, di cui metterò a fuoco i punti salienti. Alcuni dei classici più apprezzati e dei top seller sono infatti riconducibili a questo filone narrativo, per questo non può di certo mancare nel tuo repertorio.

Ma cosa ha determinato il successo e la longevità di questo genere letterario? Quali sono le caratteristiche e le peculiarità che lo contraddistinguono in narratologia? Proverò a riassumere di seguito gli elementi più rappresentativi. Ma procediamo con ordine…

Cos’è il romanzo di formazione?

Quello di cui ti sto parlando oggi è un’invenzione che possiamo far risalire a fine ‘700. La prima sperimentazione del genere è attribuita nientemeno che a W. Goethe, nel romanzo L’apprendistato di Wilhelm Meister (1796).

Nonostante le numerose declinazioni che il genere ha subito nel tempo, dall’originale Bildungsroman in tedesco al coming-of age romance in Inghilterra, lo troviamo un po’ in tutta Europa. Le caratteristiche sono in parte diverse ma alcune costanti lo rendono pienamente riconoscibile. Proviamo a darne una definizione di massima prima di scendere nei dettagli. Il romanzo di formazione è

un percorso di transizione che porta il protagonista ad uno sviluppo psicologico e morale, da una fase di immaturità e/o innocenza, ad una in cui entra in relazione con la realtà che è tipicamente quella del mondo adulto.

Da questi tratti, avrai forse già capito il perché questo genere letterario è potenzialmente in grado toccare le corde giuste in ogni lettore. Il più giovane vi trova una promessa di una maturazione e la rappresentazione di un rito di passaggio; mentre il lettore adulto potrà ritornare a quei momenti decisivi del suo passato, in cui si è sentito attraversare dal cambiamento, e che continuano ad avere un forte valore identitario.

Ma andiamo a scoprire cos’è distintivo nel genere mettendo in luce i dettagli e portando qualche esempio rappresentativo.

I personaggi del romanzo di formazione

Se cerchiamo un denominatore comune tra i protagonisti dei romanzi di formazione, le parole chiave sono cambiamento e trasformazione. Queste, in realtà, sono intrinseche alla narrazione di qualunque storia, dove il cambiamento può interessare aspetti diversi:

  • le condizioni di vita del/i protagonista/i;
  • la società contemporanea al tempo della storia;
  • il narratore;
  • lo stato interiore del/dei protagonista/i (quello che a noi interessa qui).

Il cambiamento interiore, a qualche livello, è comune alla maggior parte dei protagonisti di ogni storia, ma nel romanzo di formazione è l’elemento emblematico. Vediamo ora qualche esempio nel concreto, preso da libri che forse sono già sui tuoi scaffali, fisici o digitali che siano.

Esempi eccellenti di romanzi di formazione

Alcuni tra i personaggi iconici della letteratura occidentale sono anche i protagonisti del romanzo di formazione. Molto probabilmente, da lettore, ti sarai imbattuto nei nomi di Elisabeth in Pride and Prejudice (1813) (Orgoglio e Pregiudizio) di Jane Austen, o Jane Eyre (1847), dalla mano della sorella maggiore delle Brontë, Charlotte.

O ancora, nel ‘900, tra i libri più letti di sempre negli Stati Uniti, i protagonisti Jean e Jeremy di To Kill a Mockingbird (1960) (Il buio oltre la siepe) di Harper Lee, che abbandonano prematuramente il mondo infantile imbattendosi nelle radici e vivendo le conseguenze del razzismo durante la grande depressione.

In Italia, invece, Arturo, dell’Isola di Arturo di Elsa Morante (1957) che si confronta con l’impossibilità di vivere da ragazzo amato sull’isola, se intende fare ingresso nella vita adulta. Spostandoci nella contemporaneità, incontriamo la quadrilogia di risonanza internazionale di Elena Ferrante (2011-2014). Le parabole di vita di Elena e Lila possono essere interpretate come un cammino interiore alla ricerca di un destino diverso da quello a cui sembrano predestinate dal retrogrado e violento rione Luzzatti.

Individuo e società tra accoglienza e rifiuto nel romanzo di formazione

In questo tipo di romanzi, la società rappresenta per il protagonista qualcosa di sconosciuto, da conquistare o da conoscere, il luogo fisico e mentale dove cercare la sua realizzazione. Questa configurazione iniziale del rapporto tra protagonista e resto della società è infatti un altro elemento peculiare del romanzo di formazione. L’evoluzione del personaggio – altro tratto caratterizzante del genere – può avvenire a condizione che gli eventi che affronta lo portino a trasformare il rapporto con il mondo che lo circonda. Questa dimensione sociale, all’inizio della narrazione, gli è preclusa o, semplicemente, egli non è ancora in grado di adattarvisi.

Torniamo a prendere come esempio L’amica geniale. Le due protagoniste sono inizialmente perse nel labirinto violento del Rione, ed in particolare Elena nella sua parabola di trasformazione manifesta ad ogni passo la sua inadeguatezza alla borghesia cui aspira e a cui tenta di conformarsi, scegliendo di emanciparsi e rinunciando alla sua infanzia proletaria ed emarginata.

Formazione da padre e figlio

La costruzione del rapporto col mondo. L’intreccio

Le tensioni tra l’individuo e il mondo sono quindi ciò che mette in moto la storia. In un certo senso l’intera narrazione si può dire sia una sorta di rito di passaggio. Il protagonista si confronta con i valori della società finendo stereotipicamente per accettarli, per essere a sua volta accettato.

Topoi comuni che segnano il passaggio e la trasformazione del protagonista sono:

  • il viaggio
  • il superamento di prove.

Entrambi questi temi permettono al protagonista di acquisire valori e qualità proprie dell’età adulta. Un esempio su tutti, il marriage plot che ritroviamo in Jane Eyre e Orgoglio e pregiudizio. In linea con la società dell’epoca, il passaggio all’affermazione sociale, propria dell’età adulta, passa attraverso il prendere marito, “la prova”. Le protagoniste, infatti, devono venire a patti con un destino apparentemente inevitabile e indipendente dalle loro reali aspirazioni. Emozioni e sentimenti, azioni e progetti si muovono all’interno di questo recinto invisibile. Il compimento o meno di questo destino, infatti, è ciò che porta anche alla soluzione dell’intreccio.

Ti è piaciuto questo articolo? Se hai deciso di scrivere un romanzo di formazione o ce l’hai già pronto nel cassetto, spero che tu abbia adesso qualche freccia in più al tuo arco per affrontare l’argomento. Ma stai pur certo che qui all’Agenzia Dedalo siamo pronti a mettere a disposizione competenza e professionalità per rendere il tuo scritto perfetto.

Ti aspettiamo all’altro capo del Filo, dedaliano!

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