Bentornato, dedaliano, stessa spiaggia stesso mare, stessa sezione “Scrittura”: eccoci qua.
Questa volta approfondiremo la questione riguardante le varie tecniche incipit che puoi usare nelle tue storie e in breve vedremo anche come lo stesso incipit darà origine alla tipologia di trama, ovvero all’intreccio narrativo che caratterizzerà il tuo romanzo, o sceneggiatura che sia.

Dell’incipit e della sua importanza ne aveva già parlato il bravissimo David Fivoli in questo precedente articolo.
Questa volta noi andremo a specificare quali tecniche incipit abbiamo a disposizione per dare avvio alle nostre opere.

Per cui, bando alle ciance e…

Cominciamo dall’inizio

L'incipit, ovvero l'inizio di ogni storia. Sue tipologie.
Il punto di partenza di ogni storia

O meglio, cominciamo da un possibile inizio, perché di modi per dare l’incipit a una vicenda ce ne sono almeno quattro.

Il primo è il più classico e cioè quello in cui il principio della storia narrata segue un preciso ordine cronologico. Si parte da quella che noi abbiamo stabilito essere la genesi di tutti gli eventi e questi si andranno a dipanare seguendo una linea temporale che potremmo definire retta. Di storie così ce ne sono a migliaia, per cui è inutile ricorrere a un esempio specifico.

Questa tipologia di incipit è definita Ab Ovo, che in latino significa “dall’uovo”. Ovvero dalle origini, dal momento della nascita di una “creatura”, in questo caso letteraria, cioè la storia racchiusa nel nostro romanzo.

Come potrai immaginare, è una tipologia di inizio molto semplice da gestire. Parte dallo status quo dei personaggi, li accompagna sino all’evento che determina il conflitto e dà luogo alla vera e propria “avventura”; sale sino al climax (il clou della vicenda) e ridiscende verso il rilascio finale, per concludersi.

È un incipit adatto a qualsiasi genere in cui desidererai cimentarti: dal romance al fantasy, dalla fantascienza al giallo, dal noir allo slice of life.
Tu penserai quindi che la trama, il tessuto narrativo della storia (attenzione, molti scambiano erroneamente la trama per il Soggetto… ma questo è un argomento a parte), avente un principio Ab Ovo sarà per logica solo lineare.

Non è così scontato, ma lo scopriremo a breve, perché ora dobbiamo proseguire con altre tecniche incipit.

Tecniche incipit: in medas res

Tecniche incipit in medias res. Focalizzarsi sulla storia già avviata.
Focalizziamoci sulla parte centrale dell’azione

Cosa significa? Ancora una volta ci affidiamo al latino per spiegare questa locuzione. Vuol dire “nel bel mezzo delle cose”, quindi il nostro inizio sarà un punto intermedio della vicenda, partiamo da un’azione già in pieno svolgimento, che alcune volte coincide persino con il climax.

“E come siamo arrivati a questo punto?” si chiederà subito il lettore… Bene, per farglielo sapere dovremo compiere un salto indietro nel tempo e tornare alle vere origini della storia. Quando avremo riepilogato ogni cosa e saremo giunti al punto dal quale abbiamo iniziato, proseguiremo sino all’explicit (o desinit, o finale che dir si voglia).

Facciamo un esempio concreto per capirci meglio; l’inizio in medias res è spesso tipico dei gialli, noir, mistery e generi analoghi. Ti cito questo:

Dame Lettie Colston riempì di nuovo la penna stilografica e continuò la lettera [ne segue il breve testo].
Suonò il telefono. Dame Lettie alzò la cornetta. Come temeva l’uomo parlò prima che lei avesse il tempo di aprir bocca. Quando ebbe pronunciato la frase ormai familiare gli domandò: «Chi è che parla, chi è?»
Ma la voce, come nelle otto comunicazioni precedenti, aveva interrotto la comunicazione.
Dame Lettie telefonò al viceispettore come era stata pregata di fare.

Di cosa stiamo parlando?

È abbastanza evidente che stiamo cominciando nel bel mezzo di un evento già in corso, con un pregresso alle spalle del quale il lettore ancora non sa nulla e che quindi è di certo curioso di conoscere.
Si tratta dell’incipit di “Memento mori” di Muriel Spark e ti consiglio di leggerlo qualora non l’avessi fatto.

Da qui l’autrice ci porterà ad apprendere i dettagli di quanto presentato al principio (qual è la frase così familiare? Perché dame Lettie chiama la polizia, ha ricevuto una minaccia? Ne ha subite più di una? È solo lei ad averne ricevute?) compiendo un passo indietro prima di proseguire sino alla fine.
È quindi un inizio con molto appeal, che ingenera subito voglia di proseguire nel tuo lettore.

Tecniche incipit: l'antefatto. Partire da lontano per arrivare al clou della vicenda
Partendo da lontano…

Un altro modo per principiare le storie è con una sorta di duplice inizio. Si può cominciare, infatti, con un Antefatto o Prologo.

Può trattarsi di un episodio narrativo che apre la narrazione del libro/film/fumetto, in apparenza svincolato dalla storia principale, la quale avrà pertanto anche un suo incipit e inizierà a tutti gli effetti con una situazione differente. L’episodio dell’antefatto rientrerà all’interno della vicenda principale al momento opportuno.

Nella maggior parte dei casi, il primo inizio è dato da qualcosa accaduto tempo prima degli eventi che costituiscono il corpus principale della storia, ma che andrà poi a spiegare alcuni elementi propri di questa o vi si innesterà in altro modo.

Alcuni accomunano l’inizio in medias res con l’antefatto. Il che non è errato, può anche accadere, ma non sempre le due cose coincidono. L’incipit ad azione iniziata può essere in effetti un antefatto, per cui il romanzo partirà dal capitolo successivo con la ricostruzione lineare degli eventi.

Però ci sono volte, come nell’esempio della Spark su indicato, in cui il romanzo (o film, o altro) comincia da una situazione in corso e da lì si dipana subito la storia. In questo caso l’incipit non è un antefatto, è un inizio vero e proprio e parte in medias res da eventi già accaduti da ricostruire via via.

Tecniche incipit: Premessa

Cosa diversa, inoltre, è la Premessa, che ha l’intento di puntualizzare o spiegare alcune cose che il lettore troverà descritte all’interno del romanzo, prima che questo cominci realmente.

Per esempio, “Carmilla”, di J. S. Le Fanu inizia con una Premessa: lo stesso autore, o un narratore onnisciente, spiega che i fatti descritti nel romanzo fanno parte dei casi del Dottor Hesselius (protagonista di altri libri del medesimo autore), ma non vedono lui come attore principale, in quanto gli sono stati riferiti da una giovane (la co-protagonista del romanzo) attraverso una lettera.

In principio era… la fine

L'inizio di un romanzo può anche coincidere con la fine.
Quando l’incipit coincide con il finale

Un altro possibile iniziò è cominciare dal finale. Ma come, dirai, partiamo dalla fine?
Sì, esattamente. Si comincia dalla fine e tutto l’arco narrativo è un enorme flashback che riporta proprio all’explicit, che coincide con quello che si era delineato come un incipit.

Ti faccio un esempio cinematografico che immagino conoscerai: Pulp Fiction.
Una giovane coppia di rapinatori (interpretati da Amanda Plummer e Tim Roth), è seduta nella caffetteria che ha progettato di svaligiare, ma sta discutendo anche di possibili alternative. Nel momento in cui entrambi decidono di agire, sfortunatamente per loro, nello stesso locale si trovano anche Vince e Jule (John Travolta e Samuel L. Jackson), due criminali ben più pericolosi e affatto disposti a farsi rapinare dai due pivelli.

Questi ultimi sono giunti nella caffetteria in seguito a una serie di mirabolanti accadimenti, per cui il regista Quentin Tarantino compie un enorme salto indietro. Tutti gli eventi porteranno alla stessa conclusione da cui aveva tratto inizio il film.
In questo caso, il tipo di trama che ha la storia viene definito Incorniciato, o anche Circolare.

Esistono altre tipologie di tessuto narrativo per le nostre storie, perché può anche accadere che una vicenda abbia un inizio Ab Ovo, che segue una linearità temporale, ma… la narrazione a un certo punto si ferma e ricomincia dal punto di vista di un altro personaggio.

Un solo incipit, tante prospettive

L'incipit ab ovo, ma attraverso diversi punti di vista.
Tanti punti di vista per una sola avventura

In tal caso la trama sarà detta a Puzzle e il senso dell’intera storia sarà dato dal punto di vista di ciascun personaggio. Al POV di ciascuno, essendo soggettivo, mancherà qualcosa che sarà dato dall’altro, fino a ricostruire l’evento per intero proprio come in un puzzle.

Anche stavolta abbiamo un esempio cinematografico, “Prospettive di un delitto”: durante un summit, viene orchestrato un attentato al presidente degli Stati Uniti. Questi è ferito da un colpo di fucile ed è subito il caos. Le stesse dinamiche sono viste attraverso gli occhi di un agente di scorta sotto copertura, un turista videoamatore, lo stesso presidente e i due killer. Ben cinque punti di vista.
Ogni volta la storia ricomincia e ogni volta si aggiunge un tassello che gli altri non potevano conoscere, fino al colpo di scena finale che conclude il tutto.

In realtà, di tipologie di trama ve ne sono altre ancora, ma per questo avremmo necessità di un approfondimento a parte. Per ora ci accontenteremo di aver conosciuto le diverse varianti di inizio: Ab Ovo, In medias Res, Doppio, dal Finale.

Ti rammento che se hai voglia di commentare l’articolo puoi usare gli hashtag #ioleggotutto e, in questo caso, anche #iniziamo. Ricordandoti, se puoi, di lasciarci in aggiunta qualche commento.
Se poi hai necessità di una consulenza più approfondita, puoi rivolgerti a noi attraverso i moduli di contatto presenti nel sito del gruppo Dedalo.

Ti aspettiamo all’altro capo del filo, dedaliano.
Alla prossima e… fatti una bella nuotata anche per me!

Categoria
Tags

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Archivi